DOPOTEGRAS: pensieri proposte

DOPOTEGRAS: pensieri proposte

di Marco Pasquinucci -
Numero di risposte: 4
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Cari insegnanti teatranti,

sono passati circa tre mesi da quando a palazzo Ducale ha preso l’avvio la “macchina” di Tegras, della quale fa parte l’ambiente virtuale di comunicazione a distanza dal quale vi stiamo contattando. .

In questo periodo di tempo, presi – come era inevitabile – dalle attività di allestimento degli spettacoli, oltre la gestione già complessa dell’ordinario scolastico, abbiamo avuto poco spazio per concederci momenti collettivi di condivisione, riflessione e progettazione per il futuro, su questa esperienza che ci vede accomunati.

Siamo ora a fine percorso, le luci si sono spente, il sipario è stato abbassato, ma tutti i motivi che ci hanno spinto a costruire una rete di collegamento, per andare oltre l’evento-Rassegna, sono ancora vivi e ci inducono a riproporre – usando questo strumento, certo meno caldo dello scambio in presenza, ma sicuramente più comodo, quando si è così numerosi – il confronto all’interno del gruppo dei docenti, degli operatori e degli amministratori, che si sono fino ad ora potuti incontrare solo frettolosamente, incalzati dalle scadenze e per gruppi separati.

L’intenzione, lo ricordiamo, è quella di:

costruire su questo diffuso interesse per il teatro a scuola, un orientamento educativo, pedagogico e culturale comune, senza omologazioni, appiattimenti e dogmatismi, ma anche senza vistose contraddizioni che rischiano di fare della Rassegna non più un’occasione utile di confronto tra percorsi diversi, ma una giustapposizione di scelte, di processo e di prodotto, poco compatibili e come tali poco confrontabili, ancorché si trovino accomunate esteriormente dalla condivisione di uno spazio scenico.

Non si tratterà di adottare linee guida pedagogico-artistiche precostituite, ma di costruire collettivamente un orizzonte di lavoro condiviso. Volutamente parliamo di costruzione, nella consapevolezza di muoverci su un terreno lungamente sperimentato nel tempo, ma altrettanto aperto alla ricerca, un terreno dove sicuramente si sono affermati alcuni punti fermi, ma che lascia aperti nel contempo numerosi interrogativi.

Nessuno pensa a selezioni preventive quindi, ma molto più costruttivamente e semplicemente – in questo primo tratto di percorso – vi chiameremo a:

§ esplicitare gli obiettivi che animano ciascuno di noi nell’affrontare percorsi esperenziali di teatro, con bambini e ragazzi delle scuole genovesi;

§ porvi in ascolto reciproco e di chi ha elaborato, non solo localmente, sulla scorta di una pratica di lungo periodo, consapevolezza, metodo, pensiero riflessivo intorno al fare teatro educativo;

§ mettere insieme le energie ideali, didattiche, artistiche e operative, per non procedere scuola per scuola isolatamente, per creare sinergie, per partecipare consapevolmente alle prossime scelte organizzative, per dare stabilità e opportunità di crescita alla nostra costituenda comunità, che associa, intorno ai linguaggi del teatro, soggetti diversi, per costituirci come interlocutore unico nei confronti delle istituzioni (enti locali e MIUR) che possono agevolare e valorizzare il nostro impegno in questo settore della formazione.

E’ a partire da queste premesse che vi chiediamo – prima che le ferie ci disperdano - di fare un primo bilancio dell’esperienza appena conclusa e avviare una riflessione informale oltre l’esperienza stessa, tracciando qualche indicazione di lavoro per il futuro.

Per facilitare il compito indichiamo una traccia minima per guidare e uniformare nella struttura i vostri contributi, senza con ciò escludere altre prospettive di intervento:

  1. Aspetti positivi e critici degli interventi di supervisione da parte degli operatori teatrali
  2. Aspetti positivi e critici della partecipazione alle Rassegne territoriali e alla fase conclusiva, sia come protagonisti che come spettatori
  3. Il meccanismo delle segnalazioni: aspetti utili e positivi, elementi di criticità.

  1. Quali obiettivi ti hanno spinto a promuovere l’esperienza teatrale in ambito scolastico?

  1. Quali sono le tue esigenze e le tue disponibilità di formazione, finalizzate a migliorare la qualità del tuo impegno in questo ambito?

  1. Pensando al prossimo appuntamento di Tegras, quali innovazioni introdurresti, rispetto all’intero percorso?


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M.Pasquinucci
G.Serra
L.Dell' Utri
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